Orari e Farmacie di Turno
Bastano le prime esposizioni solari e sulla cute del corpo e del viso, impercettibilmente, prendono forma macchie con colori e dimensioni intensificati.
Lentigo, melasma e pitiriasi sono le tipologie più comuni.
Come possiamo prevenirle e quali sono le cause da contrastare in modo efficace?
Prima di tutto impariamo le buone abitudini per approfittare del lato buono del sole, senza inutili rischi.
Dottor Davide Basso
studiodermatologicocadore18.it
Sul volto, la zona più esposta del corpo, è netta la prevalenza delle macchie scure, che sono principalmente di due tipi. Le lentigo solari, che iniziano a comparire dopo i 30/40 anni senza differenze di genere, si manifestano come piccole aree isolate a pigmentazione bruna, con bordi ben definiti, localizzate nelle zone più esposte a scottature come la fronte, la regione temporale e zigomatica laterale e il dorso del naso.
Le lentigo solari sono causate da un fotodanno di tipo cronico e non vanno mai sottovalutate perché tra loro si può annidare la cosiddetta lentigo maligna, che è una variante del melanoma maligno, un tumore cutaneo aggressivo. I
l secondo tipo di iperpigmentazione del volto colpisce più frequentemente il sesso femminile, soprattutto tra i 20 e i 40 anni e prende il nome di melasma. Si manifesta con ampie e sfumate aree brune, a margini mal definiti, che tipicamente interessano l’area del baffetto; ci sono delle varianti in cui è coinvolta anche la regione della guancia mediale e il centro fronte. La causa in questo caso è mista, certamente legata agli UV ma anche a fattori di tipo ormonale.
Sul corpo è facile notare sia “ipo” sia “iper” pigmentazioni: le prime, decisamente più frequenti, sono più comunemente riferibili a una condizione denominata pitiriasi alba, tipica delle persone allergiche, in gergo tecnico atopiche. La pitiriasi alba è una condizione benigna e si manifesta con ampie e sfumate aree di cute tenuamente ipopigmentata, spesso un po’ più secche e ruvide rispetto alle zone circostanti, e localizzate in sedi di sfregamento o pregresse irritazioni.
È importante distinguere questa condizione dalla vitiligine, che è invece una malattia di tipo autoimmune, in cui le aree colpite sono totalmente prive di pigmento e quindi molto più chiare e sensibili, senza segni di secchezza o ruvidità.
Un’altra condizione frequentemente responsabile di ipopigmentazione del corpo è la pitiriasi versicolor, legata alla presenza sulla pelle di un lievito, la Malassetia, che interferisce con la sintesi del principale pigmento cutaneo, la melanina, diminuendola. Le zone colonizzate da questo lievito, usualmente piccole chiazzette rotondeggianti o ovalari, tenderanno quindi a rimanere più chiare della cute adiacente. Le zone più interessate sono collo, spalle, tronco, e radice degli arti superiori. In alcune persone, tipicamente con un fototipo più chiaro, come ci suggerisce il nome di questa patologia, il colore delle aree affette muta, dalla “ipo” alla “iper” pigmentazione, con sfumature tra il rosa e il color camoscio.
Le macchie si evidenziano fin dalle prime esposizioni solari perché si tratta di aree in cui i melanociti, ovvero le cellule produttrici di melanina, sono in numero maggiore o comunque più attive e quindi sensibili all’attività stimolatoria degli UV. In altri casi è la forzata inibizione della melanina ad opera della Malassetia a far affiorare la differenza di pigmentazione. Un terzo motivo è legato allo spessore dello strato più superficiale della cute, l’epidermide. La pigmentazione diventa disomogenea quando la cute non ha uno spessore perfettamente uniforme ma alterna zone più sottili, che pigmenteranno più facilmente, ad altre più spesse, che tenderanno a rimanere più chiare.
È importante imparare a riconoscere le macchie che compaiono sulla cute poiché, accanto a condizioni solo di natura estetica blande e spesso autorisolutive, possono nascondersi macchie più insidiose anche di natura maligna. Per intervenire tempestivamente e assicurarci una tintarella sicura ed esteticamente piacevole l’arma più importante è un’esposizione solare graduale e moderata insieme all’applicazione di creme solari e all’assunzione di antiossidanti per via orale.
Queste accortezze danno il tempo alla nostra pelle, attraverso meccanismi fisiologici di pigmentazione ed ispessimento dello strato protettivo più superficiale, di sviluppare una difesa nei confronti degli UV. Non meno importante è la cura dell’idratazione cutanea, avvalendosi anche di prodotti ad azione lenitiva e blandamente antinfiammatoria, sempre per aiutare a contrastare i radicali liberi e lo stress ossidativo legati all’esposizione solare, responsabili di fotodanno acuto (eritema, bruciore) e cronico (fotoaging, azione carcinogenetica).
Qualora queste fondamentali e indispensabili regole non siano sufficienti a contrastare le macchie è bene rivolgersi allo specialista in dermatologia, che procederà con la visita a una diagnosi di precisione, aiutandosi anche con apposite metodiche strumentali (videodermoscopia, fluorescenza in luce di Wood) ed eventuali indagini tissutali (ad esempio esame micologico per funghi o esame istologico) al fine di consigliare la terapia più idonea caso per caso.
È il doccia shampoo dal nostro laboratorio agli estratti multifiori e frutti dalle speciali e selezionate fragranze. 🔬
Detergente per corpo e capelli per un effetto rivitalizzante, morbido e addolcente. 🍊
> Tubo 200 ml