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LA SINDROME METABOLICA

 Con l’espressione “sindrome metabolica” non si indica una malattia di per sé ma una condizione clinica dovuta all’alterazione di alcuni parametri relativi al metabolismo, quali:

  • pressione sanguigna
  • glicemia
  • colesterolo
  • trigliceridi
  • circonferenza della vita

È accertato che la contemporanea alterazione di questi valori esponga il soggetto ad un rischio di contrarre diabete o malattie cardiovascolari dalle tre alle cinque volte superiori rispetto a un soggetto sano.

Tra tutti il principale fattore di rischio implicito nell’insorgenza della sindrome metabolica è rappresentata dal sovrappeso. Con sovrappeso si intende un eccesso di peso corporeo rispetto agli standard indicati dall’OMS. L’eccesso di grasso corporeo è associato alla sindrome metabolica in quanto il suo accumulo nell’organismo, specie nella zona addominale, determina l’alterazione del metabolismo di zuccheri e grassi.

L’arma più efficace che abbiamo a disposizione è la prevenzione.

Sono stati fatti numerosissimi studi su quali potessero essere le molecole da integrare periodicamente per abbassare il rischio cardio vascolare e di conseguenza la sindrome metabolica:

  • EPA e DHA (omega3): derivati dall’olio di pesce purificato. Utili per il benessere cardiovascolare. EPA e DHA contribuiscono al mantenimento della funzione cardiaca e ad abbassare i livelli di infiammazione (infiammazione silente). L’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 250mg di EPA e DHA.
  • Coenzima Q10: forte antiossidante, riduce lo stress ossidativo, migliora la funzionalità degli enzimi antiossidanti, riduce i livelli di interleuchine pro infiammatorie. L’effetto benefico si ottiene con l’assunzione di 150mg/die.
  • Probiotici: agendo sulle frazioni lipidiche degli alimenti, riduce i lipidi circolanti
  • Vitamina D: l’assunzione di 2000UI-4000UI al dì riduce tutti i fattori di rischio della sindrome metabolica.
  • Acido folico: favorisce la prevenzione di disturbi cardiaci e depressione poiché capace di ridurre i livelli nel sangue di omocisteina. Il consumo di questi integratori deve essere ciclico e a lungo termine, sempre sotto consiglio di uno specialista.